Il segmento testuale La Comune è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 94Entità Multimediali , di cui in selezione 15 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 415
Brano: [...]ciarono la vita: Lino e Lorenzo Bare!, Salvatore Bosca, Romano Cocchi (già segretario de\YUnione Popolare in Francia), Corradini, Pietro Fava retto, Giovanni Gardenal da Agen e Attilio Pozzer.
Bibliografia: P. Leonetti Carena, Gli italiani del Maquis, Del Duca, Milano, 1966.
Lotta, La
Organo della Federazione comunista di Bologna fv.) e uno dei neriodici comunisti editi nel Bolo
gnese durante la Guerra di liberazione (gli altri sono: La Comune, settimanale comunista edito a Imola, in 23 fascicoli dattiloscritti e ciclostilati, dall’1 gennaio al novembre 1944; e l’edizione emilianoromagnola de l'Unità, organo centrale de! Partito comunista italiano, edita a Bologna, in 24 fogli a stampa, dal 6.7.1944 alI’1.4.1945).
De « La Lotta » furono clandestinamente prodotti 6 numeri in una delle stamperie di cui disponeva l’organizzazione comunista locale. Dopo l’edizione dei primi 4 numeri (gennaio, febbraio, marzo e maggio 1944), in concomitanza con l’uscita dell’« Unità » la produzione fu sospesa; riprese nel 1945, con 2 numeri (gennaio [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 661
Brano: [...]lica di Montefiorino, Bologna, 1965; Rassegna dell'istituto Storico della Resistenza, n.
6, Modena, 1965.
Meluschi, Antonio
Dottor Morri; Il Dottore. N. a Vigarano Mainarda (Ferrara) nel 1909; pubblicista.
Critico teatrale nella redazione del « Corriere Padano », dopo I'8.9.1943 partecipò alla Guerra di liberazione, nelle file della Resistenza bolognese. Con sua moglie Renata Viganò e altri formò la redazione del foglio clandestino « La Comune », pubblicato a Imola dall’1.1.1944.
Ricercato dai nazifascisti, nell’aprile 1944 si allontanò da Imola, ma in seguito fu ugualmente catturato e torturato dalle S.S.. Riuscì tuttavia a fuggire e riparò in provincia di Ferrara, dove riprese la lotta antifascista, diventando comandante di un gruppo di formazioni partigiane operanti nelle valli di Campotto, Argenta e Comacchio.
Nel dopoguerra ha pubblicato due volumi dedicati alla Resistenza: La morte non costa niente (Milano 1946) ed Epopea partigiana (A.N.P.I. Bologna, 1949).
Memo, Luigi
N. a Venezia il 2.8.1882, m. a Milano il 13.[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 819
Brano: Qualunquismo
VareseSondrio, diresse il settimanale La Comune e fu eletto segretario del sindacato regionale lombardo dei Lavoratori in legno. Aggredito e gravemente ferito dai fascisti a Como nell'ottobre 1922, fu poi delegato del P.C.d’I. al I Congresso internazionale contro il fascismo e la guerra (Francoforte sul Meno).
Nell’aprile 1923 fu a Berlino, poi a Lipsia e quindi nella Ruhr, occupata dalle truppe francobelghe. Nel 1924 era a Parigi, redattore di « Vie Ouvrière », settimanale della C.G.T.V.. Collaborò a « l’Humanité », fu inviato da Paul VaillantCouturier in Belgio e in Olanda quale corrispondente di « Europe », nonché collaboratore di Lé[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 231
Brano: [...], colpiti da arresti, ricevettero l’indicazione di scendere in piazza.
La marea rossa toccò il suo culmine anche a Roma nell’azione dei metallurgici e nell’occupazione delle fabbriche (v.). Si crearono commissioni interne e, in risposta alla serrata padronale del 31.8.1920, si praticò l’autogestione. Il rituale rivoluzionario (simboli, denominazioni) fu rispettato in pieno: la Tabanelli diventò Officina comunista; la Sacher venne ribattezzata La Comune; la F.A.T.M.E., Fiom. Furono occupate Vlsca, la Lori, la Rocco Bonaldi, la Dall’Oglio, la Manzolini, la Carlo Festa, la Benz. Fu questa la piccola rivoluzione romana, frammento della vasta azione del Nord, in cui il mito del Consiglio di fabbrica (v.) sembrò farsi realtà.
La fiammata durò poco, così come le commissioni interne e l’autogestione. Fu accettato un accordo e il capo del governo Giolitti uscì vincente dalla prova di forza (ancora più in quella minimale romana). Mentre gli operai abbandonavano le fabbriche dopo più di venti giorni di occupazione, i contadini venivano cacciati dal[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 390
Brano: [...] A soli 13 anni aveva pubblicato una prima raccolta di poesie (Ginestra in fiore) e, pur lavorando, continuò a scrivere poesie, elzeviri e racconti che vennero pubblicati su vari quotidiani e periodici.
Dal 9.9.1943, con il marito Antonio Meiuschi (v.), prese parte alla lotta di liberazione, compiendo — come scriverà lei stessa — « la cosa più importante nelle azioni della mia vita »: aiutò gli sbandati, collaborò al ciclostilato clandestino “La Comune” edito a Imola dall’1.1.1944 (sul numero 5 apparve il suo articolo significativo Le donne e i partigiani), fu infermiera nelle formazioni operanti in Romagna e nella valle di Campotto fino aH’aprile
1945.
Dopo la Liberazione svolse con grande impegno attività culturale, specie attraverso la collaborazione alla stampa (al quotidiano bolognese “Il progresso d’Italia”, a TUnità”, al periodico “Rinascita”, a “Noi donne”, alla rivista “Il Ponte” di Piero Calamandrei, a “Patria indipendente”) e produsse numerose opere sulla Resistenza (romanzi, servizi, saggi su quotidiani e riviste, poesie) [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 247
Brano: Lacchin, Raimondo
ministrazione laurina si ritirò a vita privata, salvo una breve apparizione per le elezioni politiche del 1958, in appoggio del figlio Lucio, presentatosi, senza successo, candidato del P.C.I.
Opere principali: La Comune di Parigi, Napoli, 1906; li capitalismo, Torino, 1910; Il segreto di Napoli « le camorre », Napoli, 1911; Riforme e rivoluzione sociale, Napoli, 1914; Il socialismo contemporaneo, Napoli, 1922.
B.An.
« Labriola », Gruppo
Il Gruppo clandestino « Antonio Labriola », sorto a Bologna nel 1942 per iniziativa di Paolo Fortunati (v.) (direttore dell’istituto di statistica deirUniversità di Bologna dal 1940 e iscritto al P.C.I. dal 1941), aderiva al programma del Partito comunista, ma non ne era una affiliazione tout court. Negli anni della sua attività associò intellettuali bolognesi e di a[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 90
Brano: [...] Godina, ed entrò subito a far parte della federazione presieduta da Béla Kun. Tra gli italiani sono particolarmente ricordati dalle fonti sovietiche: Palumbo, inviato nel novembre 1919 a Voronez; Vittorio Vatolla, inviato a Perm e a Ekaterinburg, molto stimato, tanto da essere eletto segretario della sezione dei comunisti stranieri degli Urali; Michele Gengheri, che operò in Siberia.
È inoltre sicura la partecipazione italiana al settimanale La Comune, edito a Pietrogrado in 9 lingue, che conteneva articoli rivolti agli interventisti italiani stanziati a Murmansk e Arcangelo; e al settimanale Il Comunista, che usciva clandestinamente a Odessa in 5 lingue e a cui collaborava. l'italiano Stella Costa.
Gli italiani furono numerosi soprattutto nel 2° Reggimento internazionale della XVI Divisione di fanteria, comandata dal generale Kikvidze; in tale reggimento essi costituivano un’intera compagnia (circa 156 uomini).
Il reggimento si distinse per avere impedito l'entrata dei « bianchi » di Denikin a Tzaritzin e per aver distrutto le bande[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 111
Brano: Arangio Ruiz, Vincenzo
cosiddetto « Comitato per la nuova strutturazione sociale dell’Aragona, di Rioja e di Navarra », il quale proclamò in Aragona il « comuniSmo libertario ».
La Comune libertaria
I Comitati della Confederación Nacional de Trabajo (C.N.T.) diventarono organi della Comune libertaria, con poteri legislativi ed esecutivi, compreso quello di battere moneta e metterla in circolazione col solo timbro della C.N.T. su buoni acquisto (vales) di vario taglio. Proibendo la circolazione della moneta legale e imponendo alla popolazione di cambiarla con i vales, gli anarchici si appropriarono di tutto il denaro in circolazione, dando in cambio i loro buoni. Nella conferenza regionale del 12.8.1936, la C.N.T. approvò incondizionatamente l’operato dei Comitati nel corso del primo mese di « rivoluzione », ossia tutte le misure prese dal primo « governo » anarchico e riguardan[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 496
Brano: [...]i le prime società di mutuo soccorso. Una di queste, costituita a Catania nel 1861, si chiamava « Circolo degli onesti operai »; altre consimili ne sorsero via via nello stesso capoluogo, poi ad Acireale e a Scordia. Nel 1868 la società operaia « I figli del lavoro », di Catania, affidava a Saverio Friscia, suo delegato, un indirizzo di adesione all’Associazione Internazionale degli Operai, in occasione del 3° Congresso convocato a Bruxelles.
La Comune di Parigi suscitò una eco profonda negli ambienti repubblicani di Catania. Il presidente de « I figli del lavoro », l’avvocato Natale Condorelli, che dopo un’aspra polemica con Giuseppe Mazzini aveva preso posizione per l’Internazionale ed era stato espulso dai repubblicani, fondò nel 1871 la « So
cietà dei giovani fornai », a tendenza socialistagaribaldina. In seguito a uno sciopero che paralizzò per 48 ore i panifici catanesi, il sodalizio venne sciolto dalle autorità nel maggio 1874 e si scatenarono persecuzioni contro gli anarchici, i repubblicani e gli internazionalisti.
La sezione[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 621
Brano: Como
e a Varese, fino a pochi giorni dalla marcia su Roma.
Sotto il fascismo
Da quel momento alle leggi eccezionali (novembre 1926) i lavoratori comaschi continuarono a combattere in forma organizzata, seppure semiclandestina. Soppresso il settimanale comunista La Comune, continuò a uscire fino al 1925 il foglio socialista II Lavoratore comasco, fondato nel lontano 1888. Data la prossimità del confine, la provincia di Como, talvolta con il contributo di elementi locali, servì in quegli anni e anche dopo, come già era avvenuto nel periodo risorgimentale, da tramite tra le organizzazioni operaie e democratiche italiane e quelle di altri paesi. Provenienti dalla vicina Svizzera, dirigenti comunisti stranieri avevano incontri a Brunate, a Cernobbio, a Tavernola e a Como con quelli di Milano. Riunioni a carattere nazionale si svolsero sui monti del Comasco: nel 19[...]
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Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine La Comune, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
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